[Lombardia] Parco di Montevecchia

La zona del Parco di Montevecchia offre, praticamente alle porte di Milano e della Brianza, un incredibile comprensorio di sentieri con una ricchezza naturalistica ed una bellezza paesaggistica veramente notevoli. Il microclima di questo territorio, unito alla varietà delle specie vegetali e animali (di cui alcune autoctone), rende la visita al Parco una esperienza assolutamente consigliabile per tutti.

I sentieri sono tutti ben segnalati e in buone o discrete condizioni, specie quelli principali, e la difficoltà è modesta, sebbene sia il caso di mettere in conto, se si risale e si discende sui vari versanti, dei dislivelli di alcune centinaia di metri.

Il percorso ad anello che abbiamo completato oggi offre una ottima esperienza sia del versante sud che ti quello nord della collina di Montevecchia e consente di attraversare vari ambienti, visitare alcuni luoghi di particolare interesse e fare una discreta attività fisica all'aria aperta di circa 3 ore.

MAPPA E PROFILO ALTIMETRICO


Il percorso parte dal posteggio di Lomaniga, frazione di Missaglia. Da qui si percorre a piedi un breve tratto verso Sud fino ad imboccare sulla sinistra una sterrata in salita che porta il segnavia n. 8 e una indicazione gialla in direzione Montevecchia Alta.




Si risale piuttosto dolcemente tra i boschi fino alla cascina Vertaggera. Qui si possono ammirare i campi circostanti e le coltivazioni di erbe officinali (Rosmarino in particolare), oltre ad una antica fonte incastonata in un arco in pietra.



Il sentiero prosegue pianeggiante tra i boschi secolari fino a ricongiungersi con la carrabile in cemento che risale decisamente verso Montevecchia, cedendo il passo ad un antico sentiero lastricato in salita. 



Tra casali ed ulivi, si arriva in vista della collina, cominciando a godere di splendidi panorami sulla pianura sottostante.



Dalla cima della collina di Montevecchia, il panorama è magnifico, specie nelle giornate limpide. Si abbraccia l'intero arco di Pianura Padana da Est a Ovest, passando per l'Appennino e arrivando fino alle Alpi, con in evidenza i massicci del Monte Rosa e del Monte Bianco. Inoltre, con un binocolo o un teleobiettivo, è possibile distinguere nettamente lo skyline di Milano con gli edifici più alti. Da sinistra, nella foto sottostante, la Torre Velasca, il Duomo, i Palazzi della Regione, le Torri Garibaldi, e tanti altri edifici in evidenza. Nelle foto successive, la vista verso Monticello con il Monte Rosa e il Monte Bianco sullo sfondo.




Giunti in cima alla salita, si può godere anche del panorama del versante nord, con un bellissimo scorcio del Resegone, arrivare fino al Santuario del Carmelo, posto nel punto più alto, e visitare il piccolo ma caratteristico borgo.






Da qui inizia la discesa verso Ospitaletto, tramite un sentiero lastricato che, attraverso splendidi boschi secolari, arriva come prima tappa alla Ca' del Soldato e quindi prosegue verso le Sorgenti Petrificanti, serie di ruscelli in cui avvengono fenomeni di travertinizzazione, cioè di formazione di travertini. I travertini sono una roccia porosa, formata dalla precipitazione del carbonato di calcio (calcare) di cui sono ricche le acque sorgive, che lo acquisiscono durante la permanenza nel sottosuolo. Alcune specie autoctone, come il gambero di fiume, vivono e sono protette in questo habitat assolutamente unico.








Arrivati nella località Ospitaletto, ci aspetta la faticosa risalita per tornare sulla sommità della collina di Montevecchia. La via da noi seguita è quella del Sentiero del Curone, che risale inizialmente il corso del torrente fino ad una svolta più decisa in salita che ci porta nuovamente sulla strada asfaltata di Montevecchia, non senza qualche difficoltà dovuta alla ripidità del sentiero e al tracciato meno curato rispetto alle tappe precedenti. La bellezza della natura circostante, sia pure in letargo per il periodo invernale, ci ripaga però ampiamente dei nostri sforzi.




Giunti finalmente sulla carreggiata principale con un ultimo strappo tra i prati, ci attende l'ultima discesa per il rientro verso l'abitato di Lomaniga. La strada da noi scelta è la più breve ma anche la più ripida, e scende praticamente il linea retta lungo il pendio della collina richiedendo un minimo di attenzione durante la sua percorrenza. In alternativa si può tornare a Montevecchia alta e scendere lungo vie più comode. Mentre scendiamo tra piantagioni di rosmarino, timo e altre erbe profumate, possiamo cogliere gli ultimi scorci del grandioso panorama verso la pianura. Il sentiero termina in località Cascina Oliva, dove ritroviamo l'asfalto e dopo un breve tratto lungo Via degli Olivi raggiungiamo il centro di Lomaniga e il posteggio dove abbiamo lasciato l'auto.








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